martedì 19 febbraio 2013

Un blog ad impatto zero

Ogni nota musicale che scarichi, ogni  fotografia che salvi e tutti i post che scrivi raccontano di te,    accendono i ricordi,  diffondono informazioni, esprimono sentimenti....
E occupano spazio, inquinano, contribuiscono a surriscaldare il pianeta!
E' difficile da immaginare ma le attività on line hanno conseguenze per nulla virtuali, non solo perché i pc sono fatti di componenti elettrici difficili da smaltire e si alimentano dalla presa di corrente domestica. Il problema maggiore infatti è rappresentato dai data center, enormi dispositivi che immagazzinano dati e spesso vengono alimentati a carbone, producendo CO2 in grande quantità. Greenpeace ha recentemente calcolato che nel 2020 Internet consumerà più energia di Francia, Germania, Canada e Brasile messi assieme ed ha perciò intitolato il suo ultimo rapporto:  “Quanto sono sporchi i tuoi dati”.
Per dare un'idea, una mail produce dai 4 ai 19 grammi di Co2 e la gestione di un blog arriva a rilasciarne nell'atmosfera 3,6 kg in media all'anno, cifra destinata a salire in proporzione al numero dei visitatori...
Cosa possiamo farci? Possiamo chiedere alle grandi aziende del web, così potenti ed innovative, di avere comportamenti responsabili e diventare CO2UNFRIEND, per esempio investendo sulle energie rinnovabili e su strategie sostenibili nella gestione dei loro data center. Ad esempio,  Google ha recentemente rinunciato a sistemi di condizionameno tradizionali per la sua server farm di St. Ghislain (Belgio), preferendo immissioni d'aria dall'esterno e sfruttando l'aria calda prodotta dai macchinari per riscaldare gli uffici e le case in prossimità.
Cosa possiamo farci, ancora? Seguire individualmente semplici regole ecologiche come preferire gli web hosting sostenibili, non lasciare i nostri pc in standby per ore ed ore, acquistare alimentatori a risparmio energetico, evitare di stampare i file e soprattutto usare il web come strumento di  informazione per aumentare la nostra consapevolezza sulle problematiche ambientali.

Ho fatto così anche io ed ho aderito alla campagna CO2Neutral, promossa dall'azienda eco-friendly DoveConviene.it per sfogliare:
Volantino bennet -> http://www.doveconviene.it/volantino/bennet
Volantino panorama -> http://www.doveconviene.it/volantino/panorama
Volantino ipercoop -> http://www.doveconviene.it/volantino/ipercoop

Oltre alle attenzioni quotidiane contro gli sprechi, infatti, possiamo tutti compensare la CO2 prodotta dalle attività on line in una maniera semplice ed efficace: piantando un albero.  
Un albero assorbe in media, secondo un calcolo prudente, 5 kg di Co2 all'anno, trasformandola in ossigeno. L'albero piantato per me da DoveConviene può vivere fino a 50 anni e compensare il mio blog per.... mezzo secolo!
Inoltre, grazie alla partnership con Iplantatree, DoveConviene mi assicura che l'albero sia piantato nel rispetto della biodiversità, in luoghi adatti (rimboschimento dopo eventi climatici gravi o dopo interventi umani scorretti) e con garanzie di trasparenza.
Posso anche vedere le foto dell'area che ho contribuito a riforestare!
Infine, DoveConviene.it è a sua volta un mezzo per la mia responsabilizzazione ambientale: l'azienda ripropone on-line i volantini pubblicitari che normalmente riempiono le nostre buchette postali e permette di consultare cataloghi e offerte con un click sul pc, sul tablet, sul telefonino indicando i negozi più vicini a casa mia, risparmiando carta e carburante.
Ad esempio, per acquistare un bell’ alimentatore a risparmio energetico al miglior prezzo, potrò consultare il Volantino Elettronica e per brindare alle mie azioni ecofriendly, troverò un Alpitour, MSC Crociere, Coop,

doveconviene,una esplosione green

Con l'ecosistema non si può mai parlare di storia a lieto fine, perché inevitabilmente ogni nostra azione inquina, ma una storia con finale aperto ce la possiamo guadagnare, sapendo che spetta a noi scrivere le pagine del nostro rapporto con il Pianeta Terra. Un blog ad impatto zero e lo shopping senza carta, sono buoni inizi!



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